DIRETTORE ARTISTICO
Luigi Esposito, conosciuto da tutti come Gino, è stato il padre fondatore nonchè direttore artistico del Teatro Arbostella. Nasce a Sarno (SA) il 02/10/1942, ma diviene salernitano di adozione.
Ultimo figlio di una famiglia di artigiani, mostra sin da bambino una passione smisurata per ciò che concerne la cultura teatrale, creando nel giardino di casa un piccolo cinematografo ricavato da una baracca di legno.
In età adolescenziale, insieme con altri coetanei si reca spesso al cinema del paese a vedere le pellicole del grande Totò e Peppino De Filippo.
Appena ventenne, per motivi lavorativi, da Sarno si trasferisce a Salerno, città ormai divenuta d’adozione. E proprio a Salerno all’inizio degli anni’70 si avvicina in maniera importante al mondo del teatro, iniziando a frequentare il teatro San Genesio del grande maestro Alessandro Nisivoccia. Proprio grazie all’esperienza con Nisivoccia, Gino Esposito matura un bagaglio culturale di conoscenza e di indubbia qualità che nel 1976 mette in pratica fondando il Teatro Al Ridotto ed una compagnia amatoriale, il "Gruppo Umoristico Salernitano" con il quale inizia a mettere in scena spettacoli comici napoletani curandone la regia.
Affiancato da vari personaggi che già svolgevano separatamente attività di promozione teatrale tra cui Ugo Piastrella, Andrea Carraro e l’indimenticato Tonino Orilia, Esposito e la sua compagnia mettono sul palcoscenico del Ridotto più di ottanta lavori teatrali, avvalendosi, nel corso degli anni, della collaborazione di registi e operatori teatrali di respiro nazionale quali Sergio Solli, Leopoldo Mastelloni, Tommaso Bianco, Tony Servillo e Lello Arena.
Dal 1989, il “Gruppo Umoristico Salernitano”, è affiancato dal gruppo de “La Rotonda” punta di diamante del cabarèt campano a quei tempi, capeggiato da Claudio Tortora.
I due gruppi, insieme, realizzano a un cartellone artistico poliedrico, con i primi, diretti da Gino Esposito, che continuavano a proporre allestimenti di teatro comico napoletano, preferendo le commedie in vernacolo di Scarpetta, Viviani, Petito, Eduardo e Peppino De Filippo e i secondi a divertire con esibizioni di cabarèt.
Un cocktail di comicità molto efficace, a volte inframmezzato da vere proposizioni (a quel tempo sperimentali) di monologhisti che si affacciavano per le prime volte alla ribalta delle scene salernitane tra cui: Angelo di Gennaro, i fratelli Massimiliano e Gianfranco Gallo, Angelo Belgiovine, Alessandro Siani, Paolo Caiazzo, ecc.
Nel 2006 i due gruppi si separano; La Rotonda rimane presso il Teatro Al Ridotto mentre Gino Esposito con il "Gruppo Umoristico Salernitano" realizza, in uno spazio (ex scuola elementare) del Parco Arbostella concesso dal Comune di Salerno, un teatro accogliente di 100 posti.
Lo spazio, denominato Teatro Arbostella diviene la sede fissa della compagnia che nel frattempo cambia nome in Teatro Comico Salernitano prima e Compagnia comica salernitana poi.
E proprio qui, in uno spazio tutto suo, che Gino Esposito, oltre che affermato regista teatrale si dimostra anche un ottimo direttore artistico, curando, coordinando e organizzando ogni anno un cartellone artistico di dieci spettacoli, ove si alternano varie compagnie regionali, per lo più napoletane, e dove la compagnia del Teatro Comico, la fa da padrona con almeno 4-5 rappresentazioni annue.
Inoltre presso il teatro lo stesso Esposito organizza e dirige corsi e laboratori di teatro per giovani leve.
Da ricordare, nei vari anni di attività artistica, l’organizzazione a Salerno di numerose rassegne estive anche di rilevanza nazionale, tra le quali, le più conosciute, Campania Comix, Comicittà e Arena Arbostella che hanno avuto sempre un notevole successo di pubblico e critica.
Ma oltre che nella sua città, ha portato in giro la propria grande passione in tutta Italia;
Da Bolzano a Caltanissetta, da Rosarno ad Arezzo, ha partecipato con la sua compagnia a varie rassegne di grande respiro nazionale, vincendo premi ovunque da miglior spettacolo a miglior regia, a miglior attore/attrice.
A fine aprile 2020, dopo una breve e incurabile malattia Gino Esposito si spegne all'età di 77 anni. Da quel momento oltre la direzione organizzativa anche la direzione artistica passa al figlio Arturo Esposito affiancato dalla moglie Immacolata Caracciuolo. Da maggio 2022 dopo interventi di ristrutturazione il teatro prende il nome di Teatro Arbostella Gino Esposito.
Se tutto il mondo è teatro...per Gino Esposito...il teatro è stato e rimarrà il suo mondo!!!